Il concetto di coworking nacque a San Francisco nel 2005 quando Brad Neuberg, programmatore californiano, arredò un locale con mobili Ikea e propose ad altri professionisti di lavorare tutti insieme. L’idea fu apprezzata principalmente perché consentiva a liberi professionisti e freelance, che non potevano permettersi un locale proprio, di limitare di molto le spese ripartendo i costi di affitto, servizi e connessioni ma soprattutto consentiva la condivisione di idee ed esperienze e la creazione di sinergie pur mantenendo un lavoro indipendente.
A distanza di 15 anni, oggi più che mai l’attenzione verso l’ambiente ci impone una riflessione riguardo l’efficiente impiego delle risorse, la riduzione dei consumi e il contenimento degli sprechi e proprio la condivisione degli spazi di lavoro ha un posto di riguardo nell’ambito di queste considerazioni. La sharing economy è imprescindibile per chi vuole ottimizzare le risorse senza rinunciare a dotazioni ed efficienza.